Lode a Santa Maria di Merino con “I bambini di don Antonio Spalatro”

Venerdì 3 maggio 2024 si è svolta in Cattedrale una serata ricca di emozioni e ricordi in onore di Santa Maria di Merino.

La serata è stata organizzata dall’Associazione Amici di don Antonio Spalatro in collaborazione con alunni, alunne e insegnanti dell’Istituto Comprensivo “Rodari Alighieri Spalatro” di Vieste. Per far conoscere meglio don Antonio, soprattutto alle giovani generazioni, è stata proposta la lettura di tre racconti – ancora inediti – sulla vita del giovane sacerdote viestano. Le storie lette dagli alunni fanno parte di un libro di racconti su don Antonio, intitolato I bambini di don Antonio Spalatro. Storie di vita, infanzia e santità, che uscirà nei prossimi mesi.

I racconti sono narrati in prima persona da alcuni dei tantissimi bambini a cui don Antonio Spalatro, nella sua breve esistenza terrena, ha donato le sue attenzioni e il suo amore. Le autrici dei testi, le insegnanti Chiara Spalatro e Tiziana Troìa, documentandosi sulla vita di don Antonio e sul contesto storico dell’epoca, hanno immaginato cosa possa essere passato per la testa di quei bimbi e di quelle bimbe che hanno vissuto la loro infanzia a Vieste, negli anni difficili del secondo dopoguerra, per la precisione nel quartiere di Sop la Torr, che apparteneva al territorio della parrocchia del SS.Sacramento dove il nostro don Antonio ha svolto il suo breve ministero. Non si tratta di storie di fantasia, ma di vicende fondate su fatti veri, storie rielaborate dalle autrici ispirandosi principalmente agli scritti di don Antonio – tra cui il suo Diario spirituale – ma anche a testimonianze e aneddoti riportati da don Giorgio Trotta nella sua abbondante bibliografia sul nostro Servo di Dio.

I tre racconti letti nel corso della serata sono stati Il pastorello solitario, La ladra di casa e La sposa di Gesù. Le storie hanno come protagonisti un piccolo pastore, di cui non è stato tramandato il nome, e due bimbe, Maria e Teresa. Si tratta di bambini e bambine appartenenti a realtà sociali differenti, accomunati tutti dall’aver incontrato sulla loro strada il giovanissimo don Antonio che ha lasciato un segno indelebile nelle loro vite. Le vicende sono narrate in prima persona dagli stessi protagonisti e protagoniste, con la schiettezza e la spontaneità che contraddistinguono i bambini di ogni epoca.  Ognuno ha una storia speciale e unica il cui filo conduttore è la presenza – e a volte l’intervento risolutivo – di don Antonio Spalatro. La scelta di assumere il punto di vista dei piccoli non è casuale, ma finalizzata a creare più coinvolgimento nei lettori e nelle lettrici affinché possano immedesimarsi e apprezzare maggiormente le piccole cose di ogni giorno, di cui spesso oggi non si riconosce il valore. Al tempo stesso i racconti vogliono mettere in evidenza la forza dei buoni sentimenti, della solidarietà, dell’accoglienza, dell’amore, attraverso l’operato di un giovanissimo prete che ha deciso di stare dalla parte dei bisognosi e, in soli cinque anni di sacerdozio, ha speso tutte le sue energie per “cambiare” la vita – e in alcuni casi anche il destino – dei “piccoli” della sua parrocchia. 

I piccoli lettori e lettrici sono stati veramente bravi a interpretare i loro ruoli e hanno saputo trasmettere al pubblico emozioni autentiche anche grazie alle dolcissime note di organo e violino di Miriam e Noemi Granatiero. La parte di don Antonio è stata affidata al piccolo Giovanni Stefania; il pastorello, Maria (la ladra di casa) e Teresa (la sposa di Gesù) sono stati interpretati rispettivamente da Andrea Mastromatteo, Lucilla Pecorelli ed Eva Clemente; a completare il cast Natalia Notarangelo (la mamma di Maria), Cristian Rollo (il fratellino di Maria), Matilde Chionchio (la mamma di Teresa), Francesco Mastromatteo (il medico), Marianna Dirodi (assistente).  A condurre la serata e preparare i bambini e i ragazzi sono state le insegnanti Chiara Spalatro, Tiziana Troìa, Grazia Scigliano e Melina Di Giovanni.

Erano presenti anche i componenti del Consiglio comunale dei ragazzi e delle ragazze dell’Istituto Comprensivo “Rodari Alighieri Spalatro”. Nel suo intervento, il minisindaco Francesco Santoro ha ricordato l’interessamento di don Antonio alla formazione cristiana dei piccoli della sua parrocchia e la sua preoccupazione per le necessità non solo educative, ma anche materiali di bambini e ragazzi, in particolare dei più bisognosi. Ha inoltre sottolineato come don Antonio Spalatro sia oggi particolarmente vicino agli studenti e le studentesse che frequentano l’Istituto anche perché la scuola è co-intitolata a lui e uno dei plessi porta il suo nome, ricorre tra l’altro proprio quest’anno il 35° anniversario della sua intitolazione a don Antonio.

La serata ha visto una larga partecipazione di pubblico, commosso in particolare dalla lettura dell’ultimo racconto, con un tragico finale (la morte della piccola protagonista), per molti inaspettato ma purtroppo abbastanza comune ai tempi di don Antonio.

In conclusione della bellissima serata dedicata a S.Maria di Merino i saluti del dirigente scolastico, prof. Pietro Loconte, e i ringraziamenti di don Tonino Baldi, padre spirituale dell’Associazione Amici di don Antonio Spalatro. Don Tonino ha ricordato quanto don Antonio amasse la Madonna al punto da chiamarla affettuosamente “mamma” e ha parlato dei progressi della causa di beatificazione del Servo di Dio invitando tutti a pregare perché la santità di don Antonio possa essere presto riconosciuta ufficialmente dalla Chiesa.

 

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