Don Antonio Spalatro - Vieste - sfondi

DIARIO

Se ancora oggi don Antonio Spalatro è ricordato, è perché egli ha saputo testimoniare la fede sforzandosi ogni giorno di rendere visibile Gesù nella sua vita di uomo e di sacerdote. La sua testimonianza è avvenuta principalmente con l’esemplarità della sua vita che possiamo conoscere oggi attraverso i suoi numerosissimi scritti tra cui emerge il suo diario spirituale, specchio dei suoi tempi e del suo cammino.

 

Il giovane Antonio, seguendo il consiglio dei superiori rivolto a tutti i seminaristi, inizia a scrivere il suo Diario spirituale l’8 dicembre 1946, durante i suoi ultimi anni di studi a Benevento e dopo l’esperienza devastante della guerra vissuta mentre era in seminario. Nel suo quaderno di riflessioni, scritto tra i 20 e i 28 anni, egli indica scrupolosamente la data di compilazione. L’ultima pagina risale al 4 aprile 1954. Da quel momento, e fino alla sua morte, avvenuta il 27 agosto 1954 all’età di 28 anni, don Antonio mette da parte il Diario, ma altri scritti di quel periodo ci parlano di lui.

La prima edizione del Diario spirituale di don Antonio Spalatro è curata da don Giorgio Trotta ed esce nel 1989 con l’intento di far conoscere al pubblico la figura di questo santo giovane prete viestano a 35 anni dalla sua prematura scomparsa. L’occasione, come don Giorgio stesso riferisce, è l’intitolazione della seconda scuola media di Vieste al giovane prete viestano. Il Diario di don Antonio, custodito fino ad allora dalla famiglia e noto a pochi, viene dato alle stampe col “desiderio di perpetuare il ricordo edificante di don Antonio, anche in chi non lo ha mai direttamente conosciuto, perché il personaggio porta un messaggio e offre una proposta di vita”, come si legge nella premessa. La scelta di pubblicare con il Diario la cronistoria della parrocchia del SS.Sacramento, scritta da don Antonio durante il suo ministero, è scaturita dal desiderio di far vedere in azione il sacerdote, l’uomo di Dio, ricco di fede e di contenuti. Le sue scelte pastorali hanno anticipato i tempi. In un momento storico in cui il sacerdote si riteneva, ed era ritenuto, l’unico soggetto attivo di pastorale e il popolo soggetto passivo e oggetto, egli capovolge i termini di tale modo di fare pastorale, coinvolgendo pienamente il popolo in una fortissima responsabilità, precorrendo profeticamente i tempi del Concilio. […] L’intento pertanto, di chi si prende la responsabilità di rendere di pubblico dominio la figura e l’opera di don Antonio Spalatro, non è quello di scomodare figure ordinatamente disposte nel museo della storia, ma di offrire a tutti un modello vivo ed attuale di risposta pronta, generosa e totale el Vangelo e di fedeltà alla propria vocazione. Queste le parole del curatore, don Giorgio Trotta, che accompagnano la prima edizione a stampa del Diario di don Antonio Spalatro.

 

La seconda edizione del Diario, riveduta e integrata con materiale iconografico, esce nel 2012, sempre a cura di don Giorgio Trotta, nel frattempo nominato postulatore della causa di beatificazione di don Antonio Spalatro, iniziata nel 2005. Nella premessa, don Giorgio precisa che questa volta “… la storia è cambiata. La figura di don Antonio Spalatro ha vinto la minaccia dell’ombra ed è venuto alla luce. Mons. Domenico D’Ambrosio ha riconosciuto nella sua figura e nei suoi scritti le prerogative di un uomo di Dio, che può diventare motivo di crescita per la Chiesa locale e ha deciso, come pastore e guida del suo gregge, di iniziare nei suoi confronti la fase diocesana della causa di beatificazione annunciando la sua volontà in una solenne concelebrazione il 5 gennaio 2005.” 

Il Diario spirituale di don Antonio, insieme alla cronistoria della parrocchia del SS.Sacramento, vengono pubblicati col titolo “Un seme caduto in terra” che, come precisa don Giorgio, “non si limita a promettere una biografia ma tende a indicare un contributo, quasi un modello, per l’ideale di sacerdote.”

 

Il Diario viene diviso dal suo curatore in 4 parti:

 

  • Gli anni di Teologia: 8 dicembre 1946 – 14 agosto 1949 

 

  • L’attesa di un impegno sacerdotale durevole: 15 agosto 1949 – 26 novembre 1950

 

  • Il diario di un parroco: 26 novembre 1950 – 4 aprile 1954

 

  • Cronistoria della parrocchia del SS.Sacramento: 25 dicembre 1950 – 25 ottobre 1953

 

Gli scritti di don Antonio hanno uno stile semplice e scorrevole che rendono il testo fruibile e fanno presa sul lettore. In entrambe le edizioni a stampa i testi rispecchiano fedelmente l’originale mantenendone la freschezza espressiva. Nelle intenzioni di don Antonio, il Diario non è stato certamente scritto per la pubblicazione, ma proprio questo aumenta la sua attrattiva per il lettore, sapere che quelle parole così chiare sono frutto di un dialogo diretto e intimo con Dio.