Don Antonio Spalatro - Vieste - sfondi

Nella camera mortuaria
del cimitero di Vieste

Don Antonio Spalatro - fotogallery

Il trasporto della salma
in cattedrale

Don Antonio Spalatro - fotogallery

La salma in cattedrale

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CRONISTORIA DELLA TRASLAZIONE DEL SERVO DI DIO DON ANTONIO SPALATRO

Il 10 settembre 2010 il postulatore, don Giorgio Trotta, chiede ufficialmente all’arcivescovo l’autorizzazione a procedere all’esumazione, ricognizione e traslazione dei resti mortali di don Antonio Spalatro nella Cappella del Rosario della Concattedrale di Vieste. La richiesta è accompagnata dal parere favorevole del Clero della Vicaria di Vieste e della famiglia Spalatro, nonché dal benestare del parroco della Concattedrale, don Gioacchino Strizzi, e dall’autorizzazione della Sovrintendenza ai Beni archeologici della Puglia. La documentazione è accompagnata dalla delibera del Consiglio Comunale di Vieste del 22 novembre 2012.

 

Alle ore 10 del 27 febbraio 2013 giungono nella Cappella del cimitero l’Arcivescovo con il Clero e il Tribunale per procedere al giuramento delle persone nominate e interessate all’assistenza, quindi si va in processione alla tomba di famiglia e si procede alla riesumazione. I resti mortali di don Antonio vengono portati in processione verso la camera mortuaria dove, alla presenza dell’Arcivescovo e del Cancelliere, il falegname e i necrofori scoprono la cassa. I presenti vengono ammessi a vedere i resti mortali del Servo di Dio, quindi l’anatomo patologo procede alla pulizia delle ossa che sistema in una nuova urna chiusa e sigillata. La camera mortuaria è lasciata aperta per una piccola veglia di preghiera. Nel pomeriggio, alle ore 15, il postulatore preleva l’urna del Servo di Dio e, con un corteo di macchine al seguito del carro funebre, s’indirizza verso la casa dove don Antonio morì. Grande emozione accompagna il corteo e la fermata sotto la sua abitazione. Il corteo procede poi verso la Cattedrale scortato dalle forze dell’ordine e da una gran folla di gente tra cui bambini e ragazzi di tutte le scuole di Vieste. I resti mortali di don Antonio vengono accolti e benedetti dall’Arcivescovo alla porta della Concattedrale e posti ai piedi del presbiterio per la veglia pubblica di preghiera, animata dall’Associazione Amici di don Antonio Spalatro. Segue la concelebrazione presieduta dall’Arcivescovo Michele Castoro con tutti i sacerdoti. Al termine ancora una sosta di preghiera e poi la bara è composta nel luogo destinato dove una lapide in marmo ne segnala la presenza.

 

Grande commozione accompagna tutta la giornata fino al suo culmine. I fedeli sono commossi e contenti perché don Antonio è tornato nella parrocchia che lo ha visto nascere e crescere.