
24 Lug Sant’Elia patrono di Peschici e don Antonio Spalatro
A Peschici, durante la festa di Sant’Elia, tutto si ferma in un’atmosfera magica e intensa. La comunità celebra con fervore il Santo Patrono, intrecciando fede, tradizione e folclore. Sant’Elia, nato a Tisbe nel IX secolo a.C., è venerato per aver guidato il popolo verso il vero Dio, riflettendo il significato del suo nome “Il Signore è il mio Dio”.
Don Antonio Spalatro, originario di Vieste – cittadina a pochi chilometri da Peschici – fu ordinato sacerdote il 15 agosto 1949. La sua missione, segnata da un profondo desiderio di santità e dedizione spirituale, si riflette nel suo diario dove annota l’importanza della sua ordinazione e la volontà di rimanere umile e nascosto nel suo lavoro spirituale: “Gesù, fate che la mia ordinazione sacerdotale non la dimentichi mai… Fate che il mio lavoro spirituale sia continuo, nel nascondimento, nell’umiltà…”.
Il periodo successivo alla sua ordinazione fu difficile per don Antonio, poiché non ricevette incarichi specifici per un anno e mezzo. Questo periodo di attesa fu segnato da amarezza e sofferenza, ma anche da un forte desiderio di agire per aiutare i bisognosi, specialmente nel contesto di estrema povertà che caratterizzò Vieste e il Gargano il secondo dopoguerra. Don Antonio sentiva un grande zelo nel voler offrire il suo aiuto ai poveri, non solo nel suo paese d’origine, ma anche oltre i suoi confini.
Tra il 3 e il 23 settembre 1950, svolse ministero a Carpino e a Peschici. Il 25 agosto 1950, don Antonio organizzò una Via Crucis sulla collina di Fioravanti, tra gli operai disoccupati impegnati in lavori temporanei. Questo evento, con una croce costruita dagli stessi operai, rimase impresso nella memoria collettiva del paese per sessant’anni, simboleggiando la forza e la dedizione del giovane sacerdote nel portare conforto e speranza in tempi di grande difficoltà.
Ogni anno, l’Associazione Amici di don Antonio Spalatro rivive questi momenti con una concelebrazione e una novena presso la Chiesa madre di Peschici, dedicata a Sant’Elia Profeta. I festeggiamenti per il patrono di Peschici, dal 19 al 21 luglio, sono caratterizzati da manifestazioni folcloristiche e gastronomiche, culminando con spettacolari fuochi pirotecnici sul mare. La devozione a Sant’Elia risale al 970 d.C., quando i primi abitanti slavi di Peschici portarono il culto dall’Oriente. La città, fondata dagli Slavi nell’XI secolo, passò attraverso diverse dominazioni, sempre sotto la minaccia di invasioni. Una leggenda narra che nel 1597, durante una calamità, gli abitanti invocarono Sant’Elia per liberare la città da una nuvola di cavallette, e miracolosamente, il santo rispose alle loro preghiere, rafforzando la devozione popolare.
Don Antonio Spalatro ha incarnato lo spirito di Sant’Elia nel suo ministero, dedicandosi ai più bisognosi con amore e determinazione. La sua eredità spirituale continua a vivere attraverso le celebrazioni annuali e l’impegno dell’Associazione a lui dedicata, mantenendo viva la memoria del suo contributo alla comunità di Peschici.
Tiziana Vescera
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